baby-paziente
(baby paziente), loc. s.le m. e f. Bambino affidato alle cure mediche. ◆ Il pediatra deve correre a rassicurare di persona i genitori dei bambini tutte le volte che viene chiamato telefonicamente, anche solo per una banale febbretta dei baby-pazienti. (Messaggero, 2 agosto 2001, p. 11, Cronache Italiane) • [tit.] I baby-pazienti bocciano i medici / «Non ascoltano» [testo] […] I baby-pazienti ricoverati in ospedale bocciano i medici senza mezzi termini. Il giudizio spietato arriva da un’indagine condotta dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) su un campione di 2.791 piccoli ricoverati in 110 tra ospedali e reparti pediatrici italiani. (Gazzettino, 23 aprile 2004, p. I) • Dall’interno del congresso lo psichiatra Peter Fonagy fa sapere che «la psicoterapia è efficace nel 75 per cento dei casi trattati e l’integrazione tra cure e psicoterapia nell’infanzia porta a un miglioramento clinico nel 90 per cento dei baby pazienti». (Simona Poli, Repubblica, 27 agosto 2007, Firenze, p. I).
Composto dal s. m. e f. e agg. inv. baby, di origine ingl., e dal s. m. e f. paziente.
Già attestato nella Stampa del 2 aprile 1994, p. 14, Società e Cultura (Emanuele Novazio).