badare
v. intr. [lat. mediev. batare «stare a bocca aperta», di origine onomatopeica] (aus. avere). – 1. Attendere a qualche cosa, averne cura, sorvegliare: b. alla casa, al negozio, agli affari; b. ai bambini, alle pecore; b. all’uva, far la guardia perché non la rubino. Nel sign. di guardare, custodire, anche trans.: i pastori badavano i loro greggi; quindi, rifl., guardarsi: mi baderei bene dal disubbidirgli. 2. a. Dedicarsi attivamente a qualche cosa: lui bada soltanto a divertirsi; tu bada a lavorare e non pensare a ciò che fanno gli altri; b. ai fatti proprî, non impicciarsi di ciò che non ci riguarda; meno com., con lo stesso sign., badare a sé: aveva poi una sua sentenza prediletta ...: che a un galantuomo, il qual badi a sé, e stia ne’ suoi panni, non accadon mai brutti incontri (Manzoni). b. Aver cura di fare una cosa: bada di comportarti bene. c. Considerare attentamente: Se lo ’ntelletto tuo ben chiaro bada (Dante). d. Fare attenzione: bada a ciò che fai!; bada di non scivolare; anche come raccomandazione minacciosa: bada che te ne pentirai!; bada, altrimenti alla fine le prendi. e. Far caso, dare importanza a cosa o persona (per lo più in frasi negative): non badate a ciò che dice; non ci badare!; non b. a spese, non aver ritegno a spendere per raggiungere uno scopo; dietro veniva don Abbondio, a cui nessuno badò (Manzoni). Raro con uso trans.: il pescatore verde, senza badarlo neppure, lo avvoltolò cinque o sei volte nella farina (Collodi). 3. ant. Indugiare, trattenersi, perder tempo: io t’aspetto ... non badar troppo (Machiavelli); che più bada, Sin che tutto il suo campo a morte vada? (T. Tasso). ◆ Part. pres. badante, anche come s. m. e f. (v. la voce).