baffo s. m. [etimo incerto]. - 1. [di solito al plur., peli che spuntano superiormente al labbro dell'uomo e anche di taluni animali: lasciarsi crescere i b.] ≈ (settentr., scherz.) barbigi, [quasi solo al plur.] mustacchi. ● Espressioni (con uso fig.): arricciare i baffi ≈ disapprovare, risentirsi (di); fam., fare (o farsene) un baffo [provare totale indifferenza o senso di superiorità nei confronti di qualcuno o di qualcosa: la sua ira mi fa un b.] ≈ (volg.) fottersene (di), fregarsene (di), infischiarsene (di), non importare (un fico secco) (di); fam., ridere sotto i baffi [ridere senza farsi notare] ≈ ‖ ridacchiare. ▲ Locuz. prep. (con uso fig.): coi baffi ≈ al bacio, coi fiocchi, eccellente, perfetto. ↔ pessimo; da leccarsi i baffi ≈ ottimo, squisito. ↔ schifoso. 2. (fig.) [piccolo segno allungato fatto con sostanza che unga o tinga: ha fatto un b. con l'inchiostro] ≈ frego, sbaffo. ⇑ macchia, sgorbio. 3. (tipogr.) [linea o piccolo fregio orizzontale che, nei giornali, si pone tra una notizia e l'altra o fra il titolo e il testo di un articolo] ≈ filetto.