ballata
s. f. [der. di ballare; come antico componimento poetico, è prob. dal provenz. balada; come racconto romantico, è dall’ingl. ballad]. – 1. non com. Atto del ballare, giro di ballo; meno raro, in questo senso, il dim.: fare una ballatina, ballare un po’. 2. Componimento letterario di vario tipo. Si distinguono: a. La b. italiana antica, componimento poetico d’origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone a ballo), e perciò costruito metricamente in modo che le sue parti corrispondano ai movimenti di questa e ai motivi di quello. Lo schema tipico, quale si determinò nei poeti d’arte dell’Italia centrale, nella seconda metà del Duecento, è costituito di versi o tutti endecasillabi o endecasillabi misti con settenarî, così: XY.YX//AB.AB.BC.CX + ritornello. In questo schema i primi quattro versi rappresentano il ritornello (chiamato anche ripresa); gli altri otto formano la stanza, divisa in tre parti: 1° piede (AB), 2° piede (AB) e volta; questa si allaccia ai piedi per mezzo della rima del primo verso, e ha la stessa struttura del ritornello a cui pure è legata con la rima dell’ultimo verso. Dopo la prima stanza si ripete il ritornello; a esso segue la seconda stanza, che ha l’identica struttura della prima, e così di seguito. Il numero delle stanze è generalmente di quattro; ma vi sono ballate formate anche di una stanza sola. b. La b. francese antica, di probabile origine provenzale, appare nei poeti del 13° sec. con strutture metriche ancora variabili, che si fisseranno nel sec. 15°; coltivata con varia fortuna nei secoli seguenti, ricevette nuova vita nell’Ottocento. c. La b. romantica, componimento di natura molto diversa dai due precedenti: è un racconto in versi, per lo più brevi, di carattere fantastico, in uno stile rapido e vivace, e trae origine dall’Inghilterra, dove il termine ballad entrò in uso per designare antichi canti popolari narrativi scozzesi (sec. 11°-15°); è stato uno dei generi letterarî più coltivati del Romanticismo europeo. 3. Componimento musicale, a ritmo lento e a carattere sentimentale, per canto con accompagnamento di pianoforte, che fu tipico del periodo romantico; fu coltivato soprattutto in Germania (Schubert, Schumann, Franz, Loewe). Si hanno anche ballate puramente strumentali, di carattere simile a quelle cantate (per es., le ballate per pianoforte di Chopin). 4. Nella musica leggera contemporanea, canzone a ritmo lento su un testo narrativo. ◆ Dim. ballatina e, soprattutto con riferimento alla ballata italiana antica, ballatèlla, ballatétta e ballatuzza.