balzo2
balzo2 s. m. [lat. balteus o balteum «cintura; recinzione dell’anfiteatro»]. – 1. a. Ripiano che interrompe lo scoscendimento di un monte girando tutt’intorno ad esso: Additandomi un b. poco in sùe Che da quel lato il poggio tutto gira (Dante); e balzi sono comunem. detti dai commentatori i due ripiani dell’antipurgatorio dantesco, sede degli spiriti negligenti. b. Più genericam., piccolo tratto di terreno piano che dà sopra un dirupo; rupe, luogo scosceso: Per valli petrose, per b. dirotti, Vegliaron nell’arme le gelide notti (Manzoni); Via e via su balzi e grotte Va il cavallo (Carducci). 2. In marina, ponticello pensile per lavorare fuori bordo o sull’alberatura d’una nave, correntemente chiamato col termine dial. genov. bansigo. 3. a. ant. Fascia, guarnizione. b. Acconciatura da testa di forma simile al turbante, coi capelli pettinati all’indietro, e legati per mezzo di nastri o fili di seta o d’oro sopra un’armatura di metallo imbottita; usata dalle donne agiate specialmente in Italia, nei sec. 14° e 15°.