bambino-operaio
(bambino operaio), loc. s.le m. Bambino utilizzato come operaio. ◆ «è uno scandalo enorme che in una società evoluta e dove si inneggia alla modernità tutti i giorni esistano i bambini operai come nell’Inghilterra descritta da [Karl] Marx e da [Charles] Dickens» [Luigi Manconi intervistato da Brunella Giovara]. (Stampa, 7 gennaio 1998, p. 14, Interno) • E le Nike con tutta la storia dei bambini operai sottopagati, le comprate lo stesso? Esmeralda fa una smorfia: «Beh, sì, ma poi le uso solo per fare ginnastica, giuro». (Daniela Camboni, Corriere della sera, 14 agosto 2001, p. 17, Cronache) • [tit.] La Cina scopre i bambini-operai / Per la prima volta sulla tv di Stato lo sfruttamento minorile (Repubblica, 14 febbraio 2006, p. 23, Politica estera).
Composto dai s. m. bambino e operaio.
Già attestato nella Repubblica del 1° marzo 1985, p. 20, Cultura (Valerio Castronovo).
V. anche baby-lavoratore, bambino lavoratore, operaio-bambino.