bambinocentrico
agg. Che pone costantemente al centro dell’attenzione i bambini. ◆ Ribaltando la filosofia tollerante e «bambinocentrica» fondata dal leggendario dottore scomparso di recente, in nome della «ferrea disciplina», imposta a suon di punizioni e regole massacranti, per creare «bimbi morali e timorosi di Dio». (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 28 febbraio 1999, p. 21, Cronache) • In questo periodo in cui la società è bambinocentrica, i figli sono merce rara, conseguentemente l’educazione è mestiere difficile e genitori, insegnanti e, più in generale, educatori sono costretti non solo a non prevalere, a non poter dare indicazioni, a non poter imporre regole, ma addirittura a soccombere per far prevalere i figli, gli alunni, gli educandi. (Unione Sarda, 7 giugno 2002, p. 38) • Attraverso questi personaggi, così come accade nel ciclo dell’opera dei pupi, il cuntista metteva in scena con i protagonisti delle gesta eroiche il suo patrimonio di valori. Arroganze e cattiverie da mortificare, generosità e umiltà da esaltare. E poi, il senso dell’onore, della lealtà, il valore della parola data, il rispetto per la donna-madonna e su tutto un’impostazione bambinocentrica in cui i più piccoli erano quasi creature divine. (Tano Gullo, Repubblica, 20 febbraio 2008, Palermo, p. I).
Composto dal s. m. bambino e dall’agg. centrico.
Già attestato nella Repubblica del 6 marzo 1985, p. 15, Cronaca (Daniela Pasti).