banca ore
loc. s.le f. Deposito virtuale nel quale i lavoratori possono versare, secondo le modalità stabilite dai diversi contratti, le ore di lavoro straordinario per convertirle in giornate di riposo compensativo. ◆ è allo studio l’opportunità di calcolare l’orario globale su base annua e di introdurre nuovi strumenti come, ad esempio, una «banca ore straordinarie» che il lavoratore potrebbe accantonare e utilizzare gradualmente (tanto per non sbagliare Rifondazione si è subito dichiarata contraria a simili innovazioni). (Mario Pirani, Repubblica, 9 gennaio 1998, p. 1, Prima pagina) • Novità assoluta quella dell’abbattimento del limite di ore di straordinario, oltre il quale il lavoratore può scegliere se farsele pagare o inserirle in banca ore per prendere permessi aggiuntivi retribuiti. (A. Con., Adige, 30 marzo 2001, p. 44, Giudicarie e Rendena) • Dal primo ottobre verrà introdotta una «banca ore»: le ore di straordinario qui confluite non verranno retribuite ma compensate con riposi. Stesso meccanismo di compensazione per le festività soppresse. (Antonio Sciotto, Manifesto, 17 settembre 2004, p. 7, Capitale/Lavoro).
Composto dai s. f. banca e ora.
Già attestato nel Corriere della sera del 25 novembre 1992, p. 48, Cronaca di Milano (Andrea Biglia), nella variante grafica banca-ore.