bara
s. f. [dal germ. bara; nel sign. 2 è prob. il lat. vara «sostegno, cavalletto», raccostato a bara]. – 1. a. Lettuccio di legno con stanghe sporgenti ai due capi, per portare a spalla la cassa di un defunto. b. La cassa stessa, di legno o metallo, destinata a contenere la salma: deporre il defunto nella bara. Locuzioni fig.: fino alla b., fino alla morte; avere un piede nella b. (più com. nella fossa), essere vicino a morire per vecchiaia o malattia; non com., il morto è sulla b., i fatti sono qui, parlano da sé. c. Giudizio della b., giudizio di Dio, in uso nel medioevo, per scoprire l’autore di un omicidio: il cadavere dell’ucciso veniva esposto in luogo pubblico, e si faceva toccare da tutti coloro sui quali ricadevano i sospetti, nella convinzione che al tocco della mano dell’omicida le ferite dell’ucciso tornassero a gettare sangue. d. ant. Barella, lettiga. 2. Nel folclore religioso, nome dei carri sacri su cui vengono processionalmente trasportate le reliquie di un santo, per ricordare il suo martirio, la sua morte, seguita poi dalla gloria. 3. Carro a trazione animale, caratteristico della Toscana e della Liguria.