baracca s. f. [dal catalano barraca (prob. voce preromana), attrav. lo sp.]. - 1. (edil.) [costruzione a carattere provvisorio, generalm. di legno o metallo, per ricovero di persone o merci: la b. di un cantiere edile; gente che abita in b.] ≈ ‖ box, capanna, capanno, (fam.) casetta, casotto, prefabbricato. 2. (estens.) a. (spreg.) [casa vecchia e cadente] ≈ abituro, (spreg.) bicocca, capanna, casupola, catapecchia, stamberga, topaia, tugurio. ↔ magione, palazzo, reggia, villa. b. (fig., fam.) [amministrazione che sia in disordine e manchi di stabilità, o famiglia in cattive condizioni economiche e sim.] ● Espressioni: fam., mandare (o tirare) avanti la baracca ≈ mandare avanti la barca (o la carretta), sbarcare il lunario, tirare a campare, tirare avanti, tirare la carretta. ‖ arrabattarsi, cavarsela; fam., mettere su baracca ≈ attaccare briga, attaccare lite; fam., piantare baracca e burattini ≈ mandare tutto al diavolo, piantare in asso. ▲ Locuz. prep.: in baracca [a finire male: mandare in b.] ≈ a carte quarantotto, a catafascio, alla (o in) malora, (volg.) a puttane. [⍈ CASA]