bardo
s. m. [dal lat. bardus, d’origine celtica]. – 1. Nome che designa gli antichi poeti cantori dei popoli celti, simili agli aedi dei Greci; scomparsi dalla Gallia dopo la conquista romana, sopravvissero fino al sec. 17° nell’Irlanda, e fino al 18° nella Scozia e nel Galles; cantavano soprattutto poesie celebrative o elogiative, accompagnandosi con uno strumento simile alla lira, detto crotta. 2. estens. Poeta, cantore in genere: il b. della democrazia, fu così chiamato lo scrittore e uomo politico Felice Cavallotti (1842-1898).