baricentrato
p. pass. e agg. Che ha trovato in qualcosa il suo baricentro, il suo punto di equilibrio. ◆ È chiaro che, in un mondo sempre più baricentrato sul tempo libero, sullo spettacolo, sul turismo, va considerato patologico che una città importante come la nostra non riesca a portare neppure una squadra in serie A. (Domenico De Masi, Repubblica, 19 agosto 2003, Napoli, p. I) • [Giulio] Tremonti ha escluso definitivamente l’ipotesi di un’unica autorità di controllo che ricomprenda tutti i poteri oggi assegnati a Bankitalia, Consob e Antitrust. Tremonti ha piuttosto indicato «tra altre autorità, un’unica autorità competente sul bene costituzionale fondamentale del risparmio». La nuova supervisione dovrà essere «indipendente» e «baricentrata sul parlamento». (Adige, 16 gennaio 2004, p. 3, Attualità) • Un universo sottoideologizzato, deciso a procurarsi beni e servizi presso il fornitore mondiale che offre le condizioni più convenienti, che pretende una minor intermediazione da parte delle istituzioni tradizionali, religiosamente aperto, integrato in tempo reale con tutti i canali di comunicazione o di interazione e sempre meno baricentrato sulle tradizionali «agenzie» di socializzazione, a cominciare proprio dalla famiglia. (Francesco Giavazzi, Corriere della sera, 24 gennaio 2006, p. 41).
Derivato dal s. m. baricentro con l’aggiunta del suffisso -ato.
Già attestato nella Repubblica del 25 aprile 1984, p. 15 (Natalia Aspesi).