barra
s. f. [etimo incerto]. – 1. Sbarra; asta di legno o di metallo che serve da leva. In partic.: a. Quella con cui si governa il timone di un’imbarcazione; angolo di barra, l’angolo formato dalla barra del timone con l’asse longitudinale della nave; mettere barra, levare barra, aumentare o diminuire l’angolo di barra; poca b., ordine di fare accostare la nave con piccolo angolo di timone; tutta la b., ordine di mettere il timone al massimo angolo possibile. b. Nei velivoli, la leva di comando dell’equilibratore e degli alettoni; angolo di b., quello che l’equilibratore fa con lo stabilizzatore per effetto della manovra della barra; per estens., anche l’angolo di cui è ruotato l’alettone, e il timone di direzione, per effetto della manovra del comando. c. Barre dell’argano, sulle navi, robuste aste di legno che si innestano in appositi fori quadrati praticati nella testa della campana dell’argano; sono dette anche aspe o manovelle di argano. d. B. spaziatrice, nelle macchine per scrivere e nelle tastiere alfabetiche, speciale tasto che provoca l’inserimento di uno spazio tra un segno e il successivo. 2. Trave orizzontale fissa che, a guisa di mensola, sostiene nell’attrezzatura navale qualche oggetto. Più in partic., col plur. barre si indica il telaio formato da quattro aste, due costiere (cioè longitudinali alla nave) e due traversiere (cioè trasversali), che, incappellato sulla noce degli alberi di gabbia, serve di sostegno alla chiave dell’alberetto (è detto anche barre di crocetta o semplicem. crocette); analoghe, ma più grandi, sono le barre che sostengono la coffa. 3. Profilato metallico, a sezione tonda o poligonale, ottenuto a caldo per laminazione, oppure a freddo per trafilatura. Più genericam., verga o lingotto: b. d’oro. B. di controllo, nei reattori nucleari, barra di materiale buon assorbitore di neutroni (per es. cadmio) che serve per regolare l’andamento della reazione. B. di torsione, negli autoveicoli, barra elastica d’acciaio che sostituisce o coadiuva l’azione delle molle della sospensione per assorbire l’energia d’urto che la ruota subisce per effetto delle irregolarità della sede stradale. In meccanica agraria: b. falciante, organo essenziale della falciatrice (v. falciante); b. irrorante, organo delle macchine irroratrici, costituito da uno o più tubi metallici sui quali sono distribuiti gli ugelli irroratori: può essere portata a mano, e più spesso da una trattrice sulla quale sono sistemati il serbatoio del liquido e la pompa (o, in qualche caso, collocata sotto le ali di un aeroplano); b. di traino, o di trazione, organo della trattrice agricola che serve per l’attacco alla trattrice stessa dei varî attrezzi di lavoro. 4. La piccola verga del morso delle briglie, e anche ciascuno degli spazî interdentali tra i canini e i molari della mandibola del cavallo (o di altri animali domestici), sui quali si fa poggiare il morso stesso. 5. Luogo dove stanno gli avvocati in tribunale a difendere le cause: andare alla b.; stare alla barra. 6. Sbarramento, steccato: barre di legname (G. Villani). 7. Segno grafico costituito da una sottile linea, alta l’altezza del rigo, tirata per traverso da destra verso sinistra, talora anche verticale, che si adopera, per es., per separare il numeratore e il denominatore d’una frazione (e può essere anche orizzontale; per es.: 5/7 opp. l̲i̲m̲), quindi anche nella scrittura simbolica di per cento (%) e per mille (‰); per separare in un contesto poetico la fine d’un verso e il principio del verso seguente (e può essere anche orizzontale; per es.: il capitano / che ’l gran sepolcro liberò di Cristo; oppure: il capitano – che ’l gran sepolcro liberò di Cristo); nelle edizioni diplomatiche, per indicare la fine di ciascuna riga dell’originale riprodotto; per separare due o
più termini di un’alternanza (per es.: le varianti -uò-/-ò-; la rima sozzo/mozzo); per indicare abbreviazione (per es.: alla V/ preg., alla Vostra pregiata; alt. s/m, altezza sul mare); per separare due o più numeri costituenti altrettanti termini di un’espressione composta (per es.: c.c.p. 5/7128, conto corrente postale 7128 dell’ufficio regionale 5). Con senso più ampio, riga trasversale, tracciata obliquamente: cancellare una scritta con due b. incrociate (cfr. anche barrare, barrato). 8. Nella tecnica televisiva, barre, segnali impulsivi succedentisi regolarmente nel tempo, che, applicati a un televisore, danno luogo alla formazione, sullo schermo del cinescopio, di strisce parallele alternativamente chiare e scure; segnali del genere, prodotti da appositi oscillatori (generatori di barre), sono molto utili per controllare la linearità di deflessione verticale e orizzontale dei televisori. Analogam., nei televisori a colori, barre di colore, le otto strisce verticali dei diversi colori ottenuti per combinazione dai tre primarî che, riprodotte sullo schermo del cinescopio, formano un’immagine utile per prove e regolazioni di impianti. 9. In informatica, b. degli strumenti, sullo schermo dei personal computer, fascia, posta normalmente in alto, in cui sono raccolte le icone dei comandi del programma in uso; codice a barre, v. bar code. 10. In geografia fisica, barra di foce (o semplicem. barra), accumulo di sabbia che si crea per lo più entro o davanti la foce d’un fiume, per il depositarsi di materiali di torbida dovuto alla diminuita forza di trasporto della corrente fluviale. Una barra può venir creata anche alla bocca di una laguna (per es. quella di Venezia) dalla corrente di riflusso che si è caricata di torbida entro la laguna. ◆ Dim. barrétta, spec. come segno grafico (ma più com. sbarretta); negli occhielli di abiti e biancheria, è sinon. di travetta.