bastiancontrarismo
(bastian contrarismo), s. m. L’atteggiamento di chi si compiace di prendere sempre una posizione contraria, di contraddire. ◆ Che misera fine ha fatto il tentativo giornalistico, sull’onda di uno stupidario targato Internet, di inventare la guerra fra Nanni Moretti («La stanza del figlio») e Gabriele Muccino («L’ultimo bacio»). Appena il tempo di raccogliere telefonicamente l’abituale mazzo di pareri dei soliti noti e di citare i professionisti del bastiancontrarismo; e già Muccino aveva inviato un messaggio traboccante di entusiasmo per il film del presunto rivale. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 17 marzo 2001, p. 36) • Di carattere tormentato fin dall’inizio della vita, e probabilmente dotato di una forte dose di bastian contrarismo, [Camilo José] Cela combatté nella guerra civile dalla parte dei franchisti, un evento che ebbe un peso speciale sulla sua vita, sul giudizio dei critici e, con tutta probabilità, ma in modo sottile, sulla sua opera stessa. (Angela Bianchini, Stampa, 18 gennaio 2002, p. 25, Società e Cultura) • Alberto Arbasino, con brillante bastiancontrarismo, osava «parlar male» del maestro dell’alienazione [Michelangelo Antonioni]. (Irene Bignardi, Repubblica, 1° agosto 2007, p. 16).
Derivato dal s. m. inv. bastiancontrario con l’aggiunta del suffismo -ismo.
Già attestato nella Stampa del 12 settembre 1993, p. 20, Società e Cultura (M. As.).