bastone
bastóne s. m. [lat. *basto -onis]. – 1. a. Ramo sgrossato, della lunghezza di circa 1 metro e di grossezza tale che si possa ben afferrare con la mano, impiegato per usi diversi, ma soprattutto per appoggiarvisi nel camminare (b. da passeggio, b. da montagna) o come mezzo efficace di difesa e di offesa. Può essere rozzo e nodoso, oppure levigato e rifinito; per lo più ben arrotondato e lucidato, con la punta ferrata o gommata e il manico ricurvo o adorno di un pomo d’avorio, d’argento, ecc. o d’altro ornamento, è il bastone da passeggio (detto anche canna o mazza), adoperato da chi ha bisogno di sorreggersi, come persone anziane o malate, e un tempo anche per eleganza. Mezzo di difesa è il b. animato, di legno o di ferro, cavo, che fa da fodero a una lama acuminata. B. alpino, bastone di modello regolamentare che fa parte dell’equipaggiamento delle truppe da montagna. b. Fig.: essere il b. della vecchiaia, essere il sostegno di una persona anziana; mettere i b. fra le ruote, creare ostacoli, porre inciampi a qualche impresa; non temere il b., agire a proprio piacimento mostrandosi incurante di possibili punizioni. Per l’espressione fig. il b. e la carota, v. carota. 2. B. di comando, bastone che, come segno di autorità, veniva dato fin da tempi antichissimi ai comandanti di eserciti, agli ammiragli e ai governatori di città o a chi esercitava la magistratura suprema. Nei tempi moderni viene dato come segno di autorità ai marescialli; è noto il detto napoleonico: ogni soldato ha nel suo sacco il b. di maresciallo. Fig., tenere il b. del (o di) comando, essere la suprema autorità, essere il padrone, comandare. In paletnologia, si denominano b. di comando gli arnesi in corno di cervo o di renna, forati e spesso ornati di graffiti o incisioni, proprî di culture del paleolitico superiore: già interpretati quali insegne di potere e oggetti di carattere rituale, sono oggi da diversi autori ritenuti utensili, perché molto simili ai raddrizzatori di frecce in uso presso gli attuali Eschimesi. 3. Nello sport: a. Nel baseball, sinon. di mazza. b. In ginnastica, attrezzo usato in esercizî collettivi. c. Nel golf, arnese formato da una canna e da una testa (di legno o di ferro) che i giocatori usano per colpire la palla lungo il percorso. I giocatori possono adoperare per ogni giro fino a 14 bastoni; ciascuno di questi differisce dagli altri per la diversa inclinazione della testa e serve per colpire la palla in una determinata situazione. d. Nello hockey su ghiaccio, su pista e su prato, l’attrezzo adoperato per portare e tirare il disco o la palla verso la porta avversaria. e. Bastoni (o bastoncini) da sci, le racchette. f. Attrezzo ginnico adoperato come la sciabola nella scherma col b., attività sportiva diffusa in Francia e fuori d’Europa. 4. B. pilota: bastone o altro oggetto analogo, adoperato un tempo per regolare il traffico in tratti di via (ordinaria o ferrata) che consentono il passo ai veicoli in un solo senso per volta: il conducente, preso il bastone a un’estremità del tratto, percorre questo fino all’altra estremità, dove consegna il bastone al conducente che è in attesa di fare il percorso in senso inverso, e così via. Il nome è stato dato talvolta anche ai dispositivi automatici che compiono la stessa funzione. 5. Nell’attrezzatura navale, qualunque asta o pertica che serve a prolungare un albero o una pennola, generalmente per aggiungervi una vela. B. di fiocco, il bompresso dei piccoli velieri. 6. Tipo di pane in forma di filone molto allungato. 7. In architettura, modanatura a profilo convesso, in genere semicircolare, detta anche, se di piccole dimensioni, bastoncino o tondino o astragalo; se di maggiore importanza, toro. 8. In araldica, banda diminuita e ridotta a un terzo della sua larghezza. 9. B. di Giacobbe (lat. baculus Iacob), nome dato in origine (secoli 14°-16°) alla ballestriglia, antico strumento astronomico; l’espressione, nata con il sign. di «bacchetta magica» (che conserva tuttora nel fr. bâton de Jacob), è evidente allusione alle verghe miracolose con cui Giacobbe, secondo il racconto del Genesi 30, 25-43, si arricchì a dismisura di pecore e capre. 10. Carattere (a) bastone, carattere tipografico senza chiaroscuri e senza filetti, nel quale il segno è tutto di uniforme grossezza. 11. Al plur., bastoni, uno dei quattro semi delle carte da gioco napoletane: l’asso, il due di bastoni. In usi fig. scherz., l’asso di bastoni, il bastone, le bastonate; per la frase accennare coppe e dare (o tirare) bastoni, v. coppa1, n. 3. ◆ Dim. bastoncino (v.), bastoncèllo (v.), non com. bastoncétto; accr. bastoncióne e bastonciòtto, bastone più corto e alquanto grosso.