battiatesco
agg. Di Franco Battiato, cantautore, musicista e regista; relativo al suo stile, alle sue opere e alle sue idee. ♦ [Giuni Russo] Torna alla carica con un album veramente curioso. Si comincia con «Abbronzate dai miraggi» dove su un avvio battiatesco si inserisce un ritornello stile anni '50 (e un testo che recita: «Donne troppo indipendenti abbronzate dai miraggi...») che potrebbe diventare una delle «sigle» di questa estate '83. (Mario Luzzatto Fegis, Corriere della sera, 26 aprile 1983, Spettacoli/Milano, p. 19) • È come se la Cultura con la «C» maiuscola si prendesse una rivincita «pop»: d'ora in avanti aspettiamoci brani di Vattimo/De Gregori, mentre Salvatore Veca potrebbe pure parolare per Guccini. Purché con contorno di due videoclip, come hanno fatto Battiato/Sgalambro. L'album è di una complessa semplicità, come una calda coperta che avvolge le emozioni. Sperimentalismo ed echi di Bach, Puccini, Verdi, Richard Strauss si confondono in un crogiuolo di profonda suggestione di tipica impronta battiatesca. (Marinella Venegoni, Stampa, 22 marzo 1995, p. 22, Spettacoli) • La musica dei Bluvertigo è un sunto del pop anni Ottanta ma tra citazioni dei Duran Duran, tra devoti omaggi ai Depeche Mode, tra strizzatine d'occhio ai Japan non è difficile individuare anche ispirazioni bowiane e, appunto, battiatesche: il dèjavù si trasforma in un provocatorio espediente stilistico, che ha fatto la sua raffinata figura all' ultimo Sanremo (la canzone era L'assenzio). (Fulvio Paloscia, Repubblica, 25 luglio 2001, Firenze, p. 12) • [tit.] Dizionario battiatesco essenziale. (Foglio.it, 31 marzo 2021, Cultura) • Ascoltatore ingenuo, però, ancora mi attaccavo alla lettera delle parole e non comprendevo quel gesto artistico battiatesco per eccellenza, che è sempre stato quello di rimandare ad altro, non si sa bene a cosa. Un continuo ammiccamento a un altrove sempre più esotico, seppur ammantato di un’aura di intimità memoriale. Solo molto più tardi avrei scoperto che i gesuiti, per quanto euclidei, non si vestirono mai come dei bonzi per entrare a corte dell’imperatore, ma semmai come mandarini. (Simone Lenzi, Post.it, 18 maggio 2021, Storie/Idee).
Derivato dal nome proprio (Franco) Battiato con l’aggiunta del suffisso -esco.