battuta
s. f. [da battuto, part. pass. di battere]. – 1. a. Atto del battere, colpo, percossa: ha dato una bella b. in terra; anche segno di un colpo ricevuto battendo contro qualche cosa: guarda che b. sul ginocchio! In partic., nella scrittura a macchina o al computer, ogni colpo dato col dito sui tasti: cento b. al minuto; una cartella è costituita di circa duemila battute. b. Movimento dell’ala degli uccelli, durante il volo. c. Il battere dei remi nell’acqua: i marinai vogavano con b. sempre più stanche; b. della voga, il battere concorde e cadenzato dei remi. d. non com. Battito, pulsazione: il polso aveva 60 b. al minuto. 2. Il battere della corrente di un fiume, spec. nelle curve, contro un punto della sponda, e il luogo stesso dove batte. 3. La parte, sia del telaio fisso (b. fissa o controbattuta) sia di quello mobile (b. mobile) di un infisso, in corrispondenza della quale i due battenti restano a contatto quando l’infisso è serrato. 4. Nella musica: a. ant. Il colpo di mazza, di piede, di mani, con cui il direttore di coro segnava il tempo ai cantori. b. Complesso determinato di tempi (notato con stanghette-limite attraverso il rigo musicale) il cui numero e modo di susseguirsi genera l’andatura metrica della composizione; spesso detto anche, con un gallicismo, misura. Si chiama b. d’aspetto una battuta che segna una pausa di equivalente valore; in senso fig., atto non impegnativo con cui si tende a guadagnar tempo, talora anche con il sign. di b. d’arresto, espressione derivata impropriam. da questa (v. arresto1). Fig.: essere alle prime b., all’inizio di un lavoro, di un’azione e sim.; fam., in due o tre b., in poche b., in brevissimo tempo. 5. a. Ciascuno degli interventi parlati di un attore, che nel loro insieme costituiscono il dialogo scenico: attacco della b., il suo inizio; dare la b., dare all’attore lo spunto per la replica, da parte del suggeritore o dell’interlocutore; gettare via la b., sciuparla, pronunciandola senza la dovuta espressione; mangiarsi la b., ometterla; pescare la b., ricorrere continuamente all’aiuto del suggeritore; soffiare, bruciare la b., attaccare in anticipo impedendo all’interlocutore di pronunciare la propria battuta. b. Frase o risposta arguta, spiritosa: amare, odiare le b.; pronunciare una b. inopportuna; prendeva con una scusa qualsiasi a maltrattarlo, di solito prendendolo in fallo sulla discussione politica o perché avevo detto una b. salace sulle donne (Aldo Busi); battute di spirito (nella conversazione usuale, o come invenzioni umoristiche, come commenti di una vignetta); avere la b. pronta, saper replicare con prontezza e lucidità, tenendo testa all’avversario o interlocutore; uscirsene con una b., dare una risposta scherzosa, o imprevista, ed elusiva; cavarsela con una b., eludere una domanda o risolvere una situazione imbarazzante con una risposta spiritosa. 6. a. Caccia che si effettua con l’ausilio di cani e di personale che percorre i boschi e le campagne facendo strepito e rumore o comunque cercando di stanare la selvaggina sospingendola verso il cacciatore o verso la linea delle poste: cacciare in battuta (cinghiali, lepri, fagiani, starne); prendere parte a una b. di caccia. b. fig. Azione organizzata di forze di polizia volta alla ricerca di malfattori. c. non com. Sentiero battuto e seguito dalla selvaggina, in partic. dal cinghiale. 7. In topografia, rilevamento da un punto di stazione degli elementi necessarî per la determinazione planimetrica e altimetrica di punti del terreno circostante. 8. a. Nell’atletica leggera, secondo momento del salto a conclusione della rincorsa, in cui l’atleta prende lo slancio battendo sulla pedana con il piede (b. di stacco). b. In ginnastica, il movimento effettuato durante la marcia, la corsa o da fermi, sollevando il piede sinistro con moderata flessione della gamba e rimettendolo a terra battendo con forza tutta la pianta. c. Nel nuoto, movimento degli arti inferiori in qualsiasi stile. d. Nella scherma, la botta che nelle armi di punta (fioretto o spada) appoggia nel bersaglio, anziché toccarlo con la punta. e. Nel tennis, il colpo, chiamato anche servizio, con il quale si mette la palla in gioco; viene eseguito da fermo e si ha la facoltà di ripetere il tiro se il primo tentativo non riesce. Si distinguono fondamentalmente tre tipi di battuta: ordinaria (la palla è colpita di piatto dall’alto in basso e descrive una traiettoria rettilinea); liftata (la palla è gettata in alto un po’ all’indietro ed è colpita dal basso in alto e da sinistra a destra: descrive perciò una traiettoria leggermente curvilinea e rimbalza alta); tagliata (detta in inglese slice: la palla, gettata in aria un po’ in avanti, è colpita di striscio sul fianco e descrive una traiettoria curvilinea lateralmente). Anche il giocatore o la parte (nel doppio) che esegue il servizio: vantaggio alla battuta. f. Nella pelota, il servizio eseguito dal giocatore che batte la palla in terra, la raccoglie nella cesta e la lancia contro il muro. g. Nella pallavolo, il colpo dato alla palla per iniziare il gioco, dall’apposito quadrato chiamato posto di battuta. h. Nel calcio, intervento in prima b., quello effettuato su un attaccante, che avanza con la palla al piede, dal primo difensore antagonista designato al suo controllo; non riuscendo questo, interviene un altro difensore in seconda battuta. ◆ Dim. battutina, battutèlla; accr., scherz., battutóna, battutóne m.; pegg. battutàccia.