bava
s. f. [lat. *baba, voce onomatopeica]. – 1. Saliva, particolarmente viscosa, che cola dalla bocca di taluni animali, spec. se idrofobi, o di chi è fuori di sé per eccesso d’ira, ma anche, spesso, dalla bocca dei bambini e dei vecchi; fare la b., avere la b. alla bocca, avere la schiuma alla bocca per la rabbia, essere furibondo; far venire la b., fare arrabbiare; con la b. alla bocca, con gran rabbia; con altro senso, in usi region. (settentr.), avere, far venire le b. alla bocca, provare, o provocare, desiderio intenso, incontenibile, di qualche cosa. 2. Schiuma che si produce alla superficie del mare o dei laghi per lo sbattere dell’onda alla riva. 3. a. Filo di sostanza serica elaborata dalle ghiandole serigene del baco da seta: viene emesso in due bavelle, una per ciascuna ghiandola, che nel tubo escretore si saldano assieme. b. Per estens., nelle fibre chimiche artificiali, elemento tessile, di lunghezza indefinita, ottenuto per estrusione da un foro di filiera. 4. Nella pesca, il filo di seta o di nailon al quale si attacca l’amo. 5. a. Appendice sottile che si forma sui getti metallici (ma anche nei getti di materie plastiche, di prodotti ceramici, ecc.) in corrispondenza delle commessure della forma. b. Appendice di piccoli trucioli non bene distaccati che rimane sul bordo di lavorazione di un pezzo metallico, sul margine di un foro (spec. quello di uscita dell’utensile), ecc. 6. B. di vento, leggero soffio di vento, di velocità tra 2 e 6 km orarî; nella scala internazionale dei venti di Beaufort occupa il secondo posto. ◆ Dim. bavétta (v. bavetta1), baverèlla, bavùccia.