belligeno
agg. Che genera guerre, conflitti. ◆ Benvenuta, Shivaratri! Via, oh via dalla galera monoreligiosa, dal fissare una volta per tutte le rivelazioni divine in quella insanguinata, inospitale, inesauribilmente incendiaria e belligena terra di Palestina! (Guido Ceronetti, Stampa, 2 marzo 2003, p. 1, Prima pagina) • Un mondo diviso in stati, con buona pace dei liberisti, non è più belligeno di un mondo in cui sono i movimenti politici fondamentalisti e le rivoluzioni culturali trasversali a decidere la pace o la guerra. (Dino Cofrancesco, Sicilia, 11 settembre 2004, p. 2, Ieri e Oggi) • Ho l’impressione che le analisi di Sos-Racisme non portino lontano ma servano solo a «ricollocare» la contrapposizione belligena amico-nemico, trasformando la guerra esterna, cara alla destra radicale, in guerra civile, fissa nel dna della sinistra antisistema. Né il benessere economico né la convivenza tra i diversi si creano dall’alto. (Dino Cofrancesco, Secolo XIX, 16 novembre 2005, p. 21, Commenti & Opinioni).
Composto dal genitivo del s. n. lat. bellum (‘guerra’) con l’aggiunta del confisso -geno.