beneculturalista
(benculturalista), s. m. e f. e agg. Chi o che tende a ostentare interesse per i beni culturali, senza preoccuparsi di tutelarli e valorizzarli adeguatamente. ◆ [tit.] Il Benculturalista di Lotta e Governo [testo] […] adesso che [Salvatore Settis] è diventato beneculturalista per nomina speriamo che attui le riforme (non le rivoluzioni) necessarie al settore, ovvero che dia applicazione anche a quanto da lui più volte scritto. E non venga invece stritolato dal meccanismo beneculturalista. (Pierluigi Panza, Corriere della sera, 3 giugno 2006, p. 37, Cultura) • il maggior studioso del genio di Vinci, Carlo Pedretti, minaccia di organizzare un sit-in per impedire la partenza della tela. Registrato lo iato che va divaricandosi tra i fedeli custodi di un thesaurus da tramandare ai posteri anche a costo di sottrarlo alla fruizione dei viventi (sovrintendenti e conservatori) e i benculturalisti o i critici romantico-dannunziani, che intendono invece ristabilire un rapporto diretto tra arte e vita (quindi fare mostre, usare le piazze per gli eventi ecc.), due aspetti vanno approfonditi: in quali siti e in quali occasioni l’arte si trova più a rischio e quali benefici, o meno, arrecano all’arte le mostre. (Pierluigi Panza, Corriere della sera, 2 settembre 2006, p. 37, Cultura).
Derivato dal s. m. beneculturalismo con il cambio del suffisso in -ista.