benedire v. tr. [lat. benedicĕre, comp. di bene e dicĕre, propr. "dir bene" e nel lat. eccles. "benedire"] (coniug. come dire; nell'imperf. indic. ha anche, come forma pop., benedivo, e nel pass. rem. benedìi, benedisti, ecc.; imperat. benedici). - 1. (eccles.) [rendere sacro con rito religioso] ≈ consacrare. ‖ santificare. ↔ sconsacrare. ● Espressioni (con uso fig.): pop., andare a farsi benedire ≈ andare al diavolo (o in malora); pop., mandare a farsi benedire [levarsi di torno qualcuno con modi bruschi] ≈ disfarsi (di), liberarsi (di), (fam.) mandare a farsi friggere (o al diavolo o alla malora o a quel paese o, volg., a fare in culo), mandare a (o in) quel posto, sbarazzarsi (di), togliersi di torno. 2. [di Dio, coprire di grazie: Dio ti benedica!] ≈ ‖ assistere, proteggere. ↔ ‖ dannare, maledire. 3. (estens.) [esprimere riconoscenza verso qualcuno o qualcosa: b. la memoria di una persona] ≈ lodare, ringraziare. ↑ esaltare, glorificare. ↔ esecrare, maledire.