benigno
agg. [dal lat. benignus, comp. di bene «bene1» e tema di gignĕre «generare», quindi propr. «di buona natura»]. – 1. Disposto amorevolmente a giovare, a compatire, a giudicare senza severità: giudice, critico b.; al b. lettore, indirizzo stampato spesso in testa alle prefazioni, in libri del passato; il santo atleta [s. Domenico], Benigno a’ suoi ed a’ nemici crudo (Dante). Per estens., riferito ad atto o comportamento che rivela benignità: dare un giudizio b.; aspetto, volto, sguardo, sorriso b.; guardare con occhio b.; prestare b. ascolto. 2. fig. a. Favorevole, propizio: la sorte ci è stata b.; la b. natura. b. Mite: clima, inverno benigno. c. Di manifestazione morbosa, che è di prognosi fausta: malattia b.; tumore b., che non dà metastasi. ◆ Avv. benignaménte, con benignità, con favorevole disposizione, in modo affabile: giudicare, accogliere benignamente; ant., in modo privo di superbia, che esprime e ispira mitezza: Ella si va, sentendosi laudare, Benignamente d’umiltà vestuta (Dante, di Beatrice).