best of
loc. s.le m. inv. Il meglio di. ◆ Stasera, con la solita formula del doppio concerto (alle 21 e alle 23.30), Tuck and Patty proporranno un repertorio con il meglio della loro discografia, una sorta di best of tra più di nove dischi pubblicati: da Tears of Joy del 1988 agli ultimi Chocolate Moment e A Gift of Love del 2004, spaziando tra le note dal pop al gospel, dal blues al jazz, dal folk al country. (Massimiliano Leva, Repubblica, 18 aprile 2006, Milano, p. XII) • Tra cd audio e video-clip, nei due dischi che compongono il «best of» di [Luciano] Ligabue sono racchiusi tutti i singoli usciti fino ad oggi. (Paolo Elmond, Tempo, 17 novembre 2007, p. 34, Viviamo Roma) • [tit.] Il libretto rosso: non archeologia ma «best of» delle radici dell’oggi [testo] […] il «Libretto Rosso» è strutturalmente un capolavoro di (post)modernità. Un «best of» che ha l’agilità della manualistica pocket, la prosa ritmica e icastica di un best seller e un gusto dello slogan, distillatorio e siderurgico insieme, che molti copywriter invidieranno, anche se in segreto. (Giampaolo Simi, Riformista, 9 febbraio 2008, p. 7).
Espressione ingl. composta dall’agg. best e dalla prep. of.
Già attestato nella Stampa del 31 luglio 1993, p. 30, Spettacoli (Luca Dondoni).