beta
bèta s. m. o f. [dal gr. βῆτα (lat. beta), der. di una parola fenicia che significava «casa»], invar. – Nome della seconda lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo β, maiuscolo Β), corrispondente alla lettera b, B dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un β con un apice in alto a destra (β′) indica il numero 2, con un apice in basso a sinistra (′β) il numero 2000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo B indica il 2° libro dell’Iliade, il segno minuscolo β il 2° dell’Odissea. Per gli usi che β o beta ha comuni con le lettere greche α (alfa), γ (gamma), ecc. nel linguaggio scient., v. alfa1. Più specificamente: in astronomia, indica, in ogni costellazione, la seconda stella in ordine decrescente di luminosità; per es., β Geminorum (Polluce). In biologia, cellule beta (o anche beta cellule, betacellule), le cellule delle isole di Langerhans, nel pancreas, che producono l’insulina; per β-globulina, v. betaglobulina; per i recettori β, v. betabloccante. In chimica, la lettera β, premessa al nome di un composto chimico organico (β-naftolo o betanaftolo), indica la posizione di un gruppo sostituente: se il composto è alifatico, indica che la sostituzione avviene su un atomo di carbonio non immediatamente vicino (distante di due posti) rispetto al gruppo sostituente principale; se il composto è aromatico, indica che la sostituzione è avvenuta nella posizione 2 o 4 per il benzene (v. benzenico), o 2, 3, 6, 7 per la naftalina (v.). In fisica, β è correntemente usato come simbolo del coefficiente di dilatazione termica di volume; particelle (o raggi) beta, particelle emesse dai nuclei di certe sostanze radioattive, costituite da elettroni veloci: ionizzano i gas che attraversano e sono leggermente deviate dagli atomi che incontrano (l’emissione di una particella β è dovuta alla trasformazione, detta decadimento β, di un neutrone del nucleo in un protone); radioattività beta, la radioattività associata all’emissione di elettroni da parte di nuclei atomici. In matematica, la lettera β è usata abitualmente, insieme con α e γ, per indicare gli angoli di un triangolo e i coseni direttori di una direzione.