bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola): leggere, commentare, citare la B., un passo della Bibbia. Anche il volume stesso: acquistare la B.; una B. rilegata in pelle. 2. fig. a. Opera o autore a cui si attribuisca fondamentale importanza: gli scritti del Mazzini erano una b. per molti protagonisti del nostro Risorgimento; più genericam., testo, idea, affermazione che si accetta come verità assoluta: quello che gli dice la moglie è b. per lui. b. non com. Scritto o discorso prolisso: spàcciati, non mi fare una b. come è tua usanza (Firenzuola). 3. B. dei poveri, traduz. ital. del lat. Biblia pauperum, titolo con cui si indica comunem. un libro di devozione, consistente in una raccolta di immagini rappresentanti le principali scene della vita di Gesù messe in relazione con quelle dell’Antico Testamento che ne costituiscono il «tipo» o anticipazione; i pochi esemplari conservati, manoscritti o a stampa, permettono di supporre che risalgano tutti a un originale, perduto, del sec. 13°.