bicicletta
biciclétta s. f. [dal fr. bicyclette, dim. di bicycle «biciclo»]. – 1. Veicolo a due ruote gommate, poste l’una dietro l’altra, fatto di norma per una sola persona che, a cavalcioni su un sellino, aziona con la forza muscolare delle gambe la ruota posteriore mentre con le mani impugna il manubrio, sterzando la ruota anteriore per dare la direzione di marcia al veicolo stesso; parti essenziali sono, oltre a quelle già nominate, il telaio, la forcella, l’albero delle pedivelle o asse centrale, i pedali. Se ne hanno varî tipi: b. da passeggio, da turismo, da corsa, quest’ultima caratterizzata da estrema leggerezza e dal manubrio ricurvo in basso; per la b. a motore, v. ciclomotore; b. elettrica, dotata, per la propulsione, anche di un motore elettrico che aziona una delle due ruote e di una batteria di accumulatori, spesso asportabile per la ricarica; b. elettrica con pedalata assistita, per il funzionamento del quale è necessario il contributo del ciclista: il motore, cioè, fornisce energia meccanica intervenendo, superata una velocità minima, con una coppia motrice proporzionale allo sforzo muscolare, riducendo quindi molto la fatica a pari prestazioni. L’apporto del motore può essere variato con un regolatore (per es., limitandolo solo ai tratti in salita), così da non incidere troppo sull’autonomia della batteria. Locuzioni: andare in b., recarsi al lavoro in b.; montare sulla b.; portare la b. a mano. 2. B. da camera, tipo di attrezzo usato nelle palestre, o anche nelle abitazioni, per fare esercizio fisico, consistente in una bicicletta priva delle ruote e montata su un sostegno fisso; usando normalmente i pedali viene messo in moto un volano la cui resistenza può essere opportunamente regolata al fine di graduare lo sforzo. ◆ Dim. biciclettina; spreg. biciclettùccia; pegg. biciclet-
tàccia.