biglietto
bigliétto s. m. [dal fr. billet, alterazione dell’ant. bullette, der. del lat. bulla; v. bolletta]. – 1. Letterina o foglietto con poche parole di avviso, di saluto, ecc.; breve scritto confidenziale: b. d’augurî; b. amoroso, galante; avvertire con un b.; mandare un b. a mano; passare di nascosto un b. a qualcuno. In questi sign. è frequente il dim. bigliettino. 2. a. Pezzo di carta o cartoncino stampato; b. da visita (più corretto ma meno com. di visita), cartoncino con nome e cognome, accompagnati o no da titoli, e spesso seguiti da indirizzo e numero di telefono. b. B. postale, per corrispondenza, piegabile, con lembi da incollare, messo in vendita, già affrancato, dalle amministrazioni postali. 3. Rettangolo di carta o cartoncino con particolari diciture e altre caratteristiche formali, il cui possesso dà titolo all’esercizio del diritto in esso menzionato, in particolare per viaggi su strade ferrate (b. del treno o ferroviario: ordinario, speciale, gratuito, con riduzione o ridotto; di prima, seconda classe; d’andata e ritorno, ecc.) o su altri mezzi pubblici (tram, linee automobilistiche, ecc.). B. d’ingresso, quello che dà diritto all’ingresso nel locale ove si svolge uno spettacolo (teatro, cinematografo, sala da concerto, campo sportivo, ecc.). B. d’invito, per la partecipazione a cerimonie, manifestazioni varie (o a spettacoli, con ingresso gratuito). 4. B. di banca e di stato, titoli di credito emessi rispettivam. da una banca (attualmente dalla banca centrale) e dallo stato (questi ultimi in genere di piccolo taglio), come mezzi di circolazione del denaro, in sostituzione del sistema monetario a base aurea o argentea: un b. da cinque, da venti, da cento (euro), ecc.; b. convertibili, inconvertibili (o a corso forzoso), secondo che possano o no essere in qualsiasi momento convertiti in moneta legale: i primi sono oggi universalmente sostituiti dagli altri, non essendo più in vigore il regime di convertibilità. 5. B. di nomina, nel linguaggio della Curia, missiva scritta in nome del papa, con cui si comunica all’interessato la sua nomina o promozione a un ufficio o a una dignità. 6. ant. a. Ordine dato per iscritto da un ufficiale superiore; ordine, disposizione di un’autorità; regio b., ordinanza regia; b. d’alloggio (v. alloggio, n. 1). b. B. di cartulario, nome nei sec. 16° e 17° delle ricevute rilasciate dalle banche genovesi e da altre banche italiane e straniere a chi depositava denaro: veri titoli di credito all’ordine largamente usati come mezzi di circolazione («di cartulario» perché così si chiamavano i registri su cui le banche annotavano i depositi ricevuti). 7. In araldica, lo stesso che plinto. ◆ Dim. bigliettino, soprattutto nel sign. 1; spreg. bigliettùccio; accr. bigliettóne, nel sign. 4: lo pagò con un bel bigliettone da cinquecento euro; mi costa parecchi bigliettoni.