bio-diritto
(bio diritto), s. m. Complesso di norme legislative o consuetudinarie interessato dalle ricerche nel settore delle biotecnologie. ◆ L’invasione esistenziale della tecno economia costringe politica e diritto a prendere posizione. Alla bio tecnica corrispondono bio politica e bio diritto. Il diritto non può più starsene entro i confini del nascere e morire, quasi che questi termini rimangano ancora preclusi alla volontà umana e spiegabili con la chiave enigmatica del destino. La tecnica combatte contro il caso: la nostra esistenza, modi e forme del nostro essere, non sono più un caso. L’uomo vuol farsi dominatore e signore della propria specie. (Natalino Irti, Corriere della sera, 13 giugno 2005, p. 25) • Venuti il nascere e il morire nel pieno dominio della tecnica, il diritto non se ne sta come attonito spettatore, ma è chiamato, dalle parti in contesa, a legittimare o vietare, a permettere o impedire. Il diritto si fa, e non può non farsi, bio-diritto, diritto del bíos, della nostra semplice e nuda corporeità. (Natalino Irti, Corriere della sera, 5 gennaio 2007, p. 43, Terza pagina).
Composto dal confisso bio-4 aggiunto al s. m. diritto.
Già attestato nella Repubblica del 18 dicembre 1993, p. 36, Cultura (Franco Prattico), nella variante grafica biodiritto.