bioimmagine
s. f. In biologia, immagine tissutale ottenuta con l’impiego di biotecnologie. ◆ Per porre rimedio all’utilizzo non efficiente delle attrezzature, il ministro invita infine ad estendere l’orario di lavoro dei Servizi di bioimmagine, ricorrendo anche alla possibilità di retribuire il personale medico-infermieristico in regime libero professionale. (Stampa, 11 agosto 2002, p. 16, Cronache Italiane) • Un altro esempio di nanotecnologie a supporto delle tecniche di biommagine, che sta trovando applicazione in una forma di tumore cerebrale (il glioblastoma), è l’impiego di nanoparticelle magnetiche di ossido di ferro per migliorare le immagini ottenute con la risonanza magnetica. (Silvia Fabiole Nicoletto, Milano Finanza, 21 maggio 2005, pp. 58-59) • Un bando in due tempi per due gare europee per la fornitura di un sistema di digitalizzazione e di gestione delle bioimmagini e dei servizi di manutenzione. Un anno e mezzo è il tempo massimo previsto per la realizzazione e l’inizio effettivo del servizio. (Sara Strippoli, Repubblica, 14 marzo 2008, Torino, p. I).
Composto dal confisso bio-4 aggiunto al s. f. immagine.
Già attestato nella Repubblica del 2 giugno 1984, p. 6, Commenti (Carlo Castellano).