bisognare
biṡognare v. intr. [der. di bisogno] (pres. biṡógna, biṡógnano [rare le forme personali io biṡógno, ... noi biṡogniamo, ..., cong. biṡogniamo, biṡogniate, ecc.]; aus. essere). – Esser necessario, oppure utile, conveniente, opportuno: bisogna mangiare per vivere; bisogna assolutamente finirla con questa storia; bisogna spicciarsi se vogliamo giungere in tempo. È verbo di largo uso, spec. nella lingua parlata, e per lo più costruito impersonalmente; ormai raro con costruzione personale, limitatamente alla 3a pers. sing. o plur., nel senso di occorrere, essere necessario: mi bisognerebbero subito quei libri; se ti bisogna qualcosa, dimmelo; con un viso così stravolto, che non ci sarebbero nemmen bisognati gli occhi esperti di Perpetua, per iscoprire a prima vista che gli era accaduto qualche cosa di straordinario davvero (Manzoni); solo ant. l’uso del verbo sing. con soggetto plur.: Quai barbare fuor mai, quai saracine, Cui bisognasse, per farle ir coperte, O spiritali o altre discipline? (Dante). Rafforzato con bene, pure: bisognava ben dirglielo; bisognerà pure che lo paghino. Talora si pospone, per più efficacia: provare, bisogna! Con uso assol., nel gerundio: bisognando, sapremo a chi rivolgerci (cioè: all’occorrenza, se sarà necessario, ecc.). In espressioni enfatiche, con valore fraseologico: bisognava vedere come ci rimase male; bisognava sentire che urli! Preceduto da negazione, non bisogna, non si deve: non bisogna scoraggiarsi; non bisogna fare il passo più lungo della gamba; più che non bisogna, più del necessario, anche troppo (di cose spiacevoli): di seccature ne abbiamo più che non bisogna.