bisso
s. m. [dal lat. tardo byssus, gr. βύσσος, di origine fenicia]. – 1. Nome col quale fu chiamata dai Greci una finissima tela di lino originaria dell’India e dell’Egitto, molto ricercata nell’antichità e che fu anche in uso nei paramenti sacerdotali ebraici; in Egitto erano di bisso le bende con cui venivano fasciate le mummie; in Roma ebbe larga diffusione nell’età imperiale. Nell’uso poet., la parola ha assunto spesso il sign. generico di tessuto assai fine e di particolare candore: co’ molli contorni Delle forme, che facile B. seconda (Foscolo); E tu guardavi bianca più che b. (A. S. Novaro). 2. Stoffa di tela finissima a tessuto uniforme, per ricami, tovagliato e sim. 3. Sostanza organica costituita da filamenti di natura corneo-elastica secreti in forma semifluida (e coagulati a contatto con l’acqua) da una ghiandola presente nel piede di molti molluschi bivalvi, così da fissare l’animale a un sostegno.