black-out
‹blä′kaut› locuz. ingl. [comp. di black «nero» e out «fuori»; propr. «oscuramento»] (pl. black-outs ‹blä′k auts›), usata in ital. come s. m. – 1. Interruzione generale dell’erogazione dell’energia elettrica in un’area geografica di una certa ampiezza (intera regione, città, quartiere urbano), per causa di forza maggiore: un improvviso b. ha lasciato al buio per oltre quattro ore una larga fascia dell’Italia centrale; è stata programmata una serie di b. di prova che interesseranno a turno le varie zone della città. 2. a. estens. Improvvisa e totale interruzione o sospensione del funzionamento di un qualsiasi importante servizio pubblico o di un’attività a largo raggio: per un guasto alla centrale, c’è stato un b. del servizio telefonico per quasi tutta la mattinata. b. fig. Silenzio (imposto dalla censura, o deciso per autocensura) dei mezzi di informazione, e in partic. della stampa quotidiana, riguardo a notizie ritenute atte a turbare la pubblica opinione o a influire in modo non desiderato sull’orientamento del pubblico consenso o dissenso: il b.dell’informazione (o dei giornali, della radiotelevisione) sui disastri nucleari, sulla lotta armata, sui comunicati dei terroristi.