bloccare
v. tr. [dal fr. bloquer, der. di blocus: v. blocco2] (io blòcco, tu blòcchi, ecc.). – 1. Porre il blocco, tagliare le comunicazioni con un luogo (in origine, occupare le vie d’accesso a una piazza nemica per impedire l’entrata di viveri o rinforzi): b. una città, b. un porto; quindi, esser bloccato, rimanere bloccato, restare isolato, restare chiuso, essere messo nell’impossibilità di uscire: il nemico era bloccato nella fortezza. In usi estens., impedire l’accesso, il transito, l’uscita: una frana aveva bloccato la strada; spec. nel passivo e nel part. pass. con i verbi restare o rimanere: il paese era bloccato dalla neve; sono rimasto bloccato in casa tutta la sera; restare bloccato dal traffico o nel traffico o in mezzo al traffico. 2. a. Arrestare il moto di un meccanismo, il funzionamento di una macchina: b. i freni (e come intr. pron., il motore si è bloccato, si è arrestato all’improvviso); b. lo sterzo, il volante, immobilizzare lo sterzo di una motocicletta, il volante dell’automobile, con dispositivo antifurto; per analogia, b. il traffico, fermarlo. b. estens. Fermare la palla colpita da un avversario (nel calcio, nel rugby, ecc.); b. l’avversario, nel pugilato e nella pallacanestro (v. bloccaggio); spesso assol., bloccare, nel calcio, effettuare una parata trattenendo la palla. c. fig. Fermare, per legge, l’aumento di prezzi o altro processo economico: b. i prezzi, gli affitti; e in genere, fermare, sospendere per legge o con speciale provvedimento: b. i licenziamenti, le assunzioni; b. gli sfratti; b. le vendite (di determinati prodotti); b. i crediti; b. un deposito bancario, sospenderne d’autorità il ritiro. d. Con altro senso fig., e riferito a persona, immobilizzare, impedire nell’azione o in una determinata azione, rendere incapace di parlare, di comunicare (è affine quindi a inibire, ma indica condizione momentanea o di breve durata): lo blocca la sua eccessiva timidezza; quel suo sguardo indagatore mi blocca, e non so più cosa dire; anche come intr. pron.: agli esami si è bloccato, e non ha aperto bocca; se una ragazza gli parla, si blocca subito. 3. Nella composizione tipografica a mano (con riferimento anche a blocco1), sostituire provvisoriamente un carattere mancante con altro di uguale spessore, capovolto. ◆ Part. pass. bloccato, anche come agg., nei varî sign. del verbo, e spec. negli usi fig.: prezzi bloccati; un affitto bloccato; beni bloccati, non esportabili all’estero per un vincolo posto dall’autorità; depositi (bancarî) bloccati, dai quali non possono farsi prelievi; e riferito a persona (nel sign. 2 d): essere, sentirsi bloccato. Si vedano inoltre gli esempî già dati al n. 1.