bocca di lupo
bócca di lupo locuz. usata come s. f. – 1. a. Erba perenne della famiglia labiate (lat. scient. Melittis melissophyllum), a fusti eretti, foglie ovali, con breve picciolo, fiori a corolla rosea o bianca, ampiamente aperta (detta anche bocca d’orso); è frequente nei boschi. b. Altro nome dell’erba bella vedova. 2. Specie di nodo usato in marina per assicurare un cavo a un gancio. 3. Sorta di collegamento semplice fra due travi a sezione rettangolare, normali fra loro. 4. Difesa accessoria dei luoghi fortificati, nota fin dall’antichità, costituita da una serie di buche tronco-coniche molto ravvicinate fra loro, della profondità di circa due metri e della larghezza di 1,8, nel cui fondo sono piantati uno o due paletti verticali aguzzi: le bocche di lupo sono sistemate in modo da non essere scorte in lontananza dal nemico. 5. a. Apertura di aerazione per locali interrati, praticata in una delle pareti verticali del locale; prende aria e luce dall’intercapedine che al piano stradale ha delle aperture protette da grate, o da appositi fossetti anch’essi con copertura a grata. Si chiamano così, per estens., anche altre aperture a livello del piano stradale. b. Finestra di cella carceraria, con chiusura inclinata in modo da permettere il passaggio di luce e aria solo dall’alto. 6. Nome di piccole paste dolci, formate con l’impasto del savarin o del babà, ma senza uvetta, cotte in stampini bassi, inzuppate di liquore e farcite di panna da un taglio che si fa alla loro sommità e che le apre come bocche.