bonifica
bonìfica s. f. [der. di bonificare]. – 1. a. Complesso di lavori e opere necessari per prosciugare e risanare, a fini produttivi e igienici, terreni che continuamente o periodicamente sono soggetti alla sommersione o all’invasione delle acque ristagnanti; questo tipo di bonifica, detta anche b. idraulica, può essere attuata per prosciugamento naturale, per prosciugamento meccanico, per colmata, o con sistema misto. Servitù di b.: servitù coattiva passiva che dà diritto, a chi esegue lavori di bonifica o di prosciugamento nel proprio fondo, di condurre con minor danno possibile, e previo pagamento di un’indennità, le acque di scolo attraverso i fondi altrui, fino a scaricarle in altri collettori o corsi d’acqua. b. B. integrale: insieme di opere (regolazione delle acque mediante costruzione di canali, creazione di laghi artificiali, dissodamento e sistemazione idraulico-agraria del terreno, rimboschimento, costruzioni edilizie per abitazione e per altri scopi, ecc.), che servono a mettere in piena efficienza, ai fini della produzione e dell’insediamento umano, i terreni prosciugati o poveri di acqua, di strade, di abitazioni, ecc., sia in pianura, sia in zone collinari o montane. c. La zona bonificata (in questa accezione, di norma con iniziale maiuscola): la B. ferrarese, la B. pontina, ecc. 2. a. Insieme di opere intese a liberare da mine terrestri, proiettili o bombe inesplose, campi minati o comunque zone che sono state teatro di operazioni di guerra. b. Complesso di operazioni che mirano alla neutralizzazione dell’azione degli aggressivi chimici (o di altre cause di grave inquinamento) mediante risanamento di terreni, di locali, di case, di persone colpite dagli aggressivi o dalle materie inquinanti. 3. In metallurgia, trattamento termico che si applica soprattutto ad acciai speciali (acciai da bonifica) per migliorarne le caratteristiche meccaniche. 4. B. sanitaria: il complesso delle misure profilattiche sulle persone (accertamenti medici, individuazione e trattamento dei portatori sani di determinate malattie, disinfestazione, distruzione dei cosiddetti serbatoi di virus, ecc.) ed eventualmente sul terreno (disinfezione, opere di risanamento) che si mettono in atto nella lotta contro le malattie endemiche ed epidemiche allo scopo di eliminare le fonti di contagio. B. dei siti inquinati, il complesso dei trattamenti atti a decontaminare i terreni e le falde acquifere dalle sostanze nocive provenienti da attività antropiche (come accade nei casi di zone ad alta densità di insediamenti industriali) o ad eventi accidentali (per es., contaminazione di coste per fuoriuscite di petrolio dalle petroliere). 5. In senso morale (non com.), azione diretta a eliminare ciò che è ritenuto malsano e nocivo ai costumi di una società e in genere contrario ai valori da essa comunemente accettati.