borchia
bòrchia s. f. [prob. dal provenz. bocla, che è il lat. bŭccŭla «guancia», poi «borchia dello scudo»]. – 1. Piastra metallica, generalmente circolare e convessa, che viene interposta fra la testa di un chiodo, bullone o simile e la superficie del corpo nel quale questo è infisso, allo scopo di diminuire, con l’allargamento della superficie di contatto, la pressione dovuta alla stretta. In parti di finimento degli edifici, come infissi, serramenti, oggetti di arredamento, mobili, cornici, ecc., assume spesso anche forme ornamentali. 2. Ornamento analogo di metallo, avorio, materie plastiche, ecc., in cinture, borse, scarpe, oggetti di pelletteria in genere (e anticamente nello scudo e nell’armatura), anche con funzioni di chiusura. Grosse borchie, per lo più di ottone, lisce o lavorate, servivano un tempo per adornare le copertine di libri manoscritti o stampati e per proteggerle dallo sfregamento sulle tavole. 3. Nelle autovetture, sinon. di coprimozzo. ◆ Dim. borchiétta e borchiettina, meno com. borchina; accr. borchióna e borchióne m. (poco comuni).