borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive, e la cui ascesa si sviluppò di pari passo con il declino della società feudale, fino alle grandi rivoluzioni industriali e politiche del ’600 e del ’700 delle quali fu promotore e protagonista. 2. La classe sociale che dal 19° sec. detiene il potere economico e politico nelle società democratico-capitalistiche e che, soprattutto nella fase della sua stabilizzazione e grazie alle istituzioni politiche da essa promosse (tra cui il regime parlamentare), basate sull’uguaglianza formale, è riuscita ad esprimere istanze, bisogni e tendenze dell’intera società, pur nei conflitti con le altre classi sociali e nell’antagonismo con il proletariato. Nonostante esistano marcate differenze tra le varie borghesie nazionali e pur avendo, nel corso di più di due secoli, subìto profonde trasformazioni, la b. capitalistica (o industriale) può essere definita come la classe sociale che ha promosso e generalizzato l’impresa privata, il libero mercato e la libera concorrenza, la mobilità dei capitali, la produzione industriale e il lavoro operaio salariato, le innovazioni tecniche e il progresso scientifico (aspetti positivi, cui la critica socialista e marxista contrappone valutazioni negative soprattutto sul piano sociale, economico e dei rapporti umani). Può essere variamente denominata in base alle diverse funzioni e caratteri: b. commerciale, b. finanziaria; b. degli affari, in senso polemico, i gruppi impegnati in attività finanziarie e speculative; b. intellettuale, b. delle professioni, ecc.; inoltre, alta, piccola, media b., distinzioni che, a partire dal tipo e dall’entità del reddito, discriminano le relative ideologie, credenze, atteggiamenti, gusti, modi di vita. Attualmente, anche per le caratteristiche multinazionali della produzione e del mercato, la borghesia come classe ha cessato di essere una categoria sociologica riconoscibile ed efficace, per cui espressioni come b. multinazionale si riferiscono più a gruppi di potere economico e finanziario che non a una vera e propria classe con una sua specifica cultura, ideologia, ecc. 3. estens. Classe sociale tradizionalista e moderata. 4. non com. La vita civile, o l’insieme dei civili, in contrapp. alla vita militare e ai militari.