breveperiodismo
s. m. Tendenza a enfatizzare ciò che può essere fatto nel breve periodo, in un arco di tempo ristretto. ◆ Ora sui giornali, alla televisione, sui cartelloni lungo le strade è tutto un «interessi zero», «comode rate», «cominci a pagare dalla prossima primavera». Una rivoluzione culturale prima che materiale. Il professor [Luciano] Gallino la chiama «breveperiodismo»: «Le famiglie italiane si sono fatte contagiare dalle imprese. Una volta le aziende programmavano a tre-cinque anni. Adesso si naviga a tre-sei mesi». (Federico Monga, Stampa, 29 ottobre 2004, p. 2) • L’Italia fa poca Ricerca & Sviluppo. Una causa è stata la scomparsa di interi settori industriali. Un’altra va vista nel «breveperiodismo», ossia nella contrazione dell’orizzonte temporale assegnato dalle imprese ai loro centri di ricerca; nonché nella domanda di finalizzare da vicino al mercato le loro attività. (Luciano Gallino, Unità, 11 novembre 2004, p. 25, Commenti).
Derivato dalla loc. s.le m. breve periodo con l’aggiunta del suffisso -ismo.