britpop
(brit-pop, brit pop) s. m. inv. Varietà di musica pop inglese in voga negli anni Novanta del Novecento, caratterizzata dal recupero di linee melodiche tipiche delle canzoni degli anni Sessanta e in particolare dei Beatles; usato anche come agg. inv. sempre posposto. ♦ Sullo stesso palco, il 18 arrivano i Mistics, nome in ascesa del brit-pop che ben si addice alla serata condotta da Giorgio Valletta e Sergio Ricciardone ogni giovedì. (p. f., Stampa, 12 aprile 1996, Torino Sette, p. 19) • Il primo dei quattro concerti, tutti a ingresso libero, riunisce stasera tre band e un solista di classe: i Superficie, maestri nel contaminare le sfumature brit-pop degli anni '80 con le sonorità più crude del rock, i Bleeding Shadows, che utilizzano, oltre agli strumenti canonici, il violoncello e il corno inglese, i Porto Flamingo, e soprattutto Paolo Benvegnù, ex voce e chitarra degli Scisma, che propone dal vivo i brani del suo nuovo disco, tra musica d' autore, pop e psichedelia. (Repubblica, 22 giugno 2006, Firenze, p. 14) • I Charlatans sono l’unica band nella storia della musica inglese a essere figlia del cosiddetto movimento Madchester e aver poi fatto la transizione all’interno del britpop senza essersi mai sciolta, risultando, anzi, più attiva che mai, nonostante un paio di membri fondatori non ci siano più perché passati a miglior vita. (Stefano Bartolotta, Ondarock.it, 21 gennaio 2015, Pop Muzik) • A dar retta alle voci disgustate di chi non si è mai sforzato neppure per un minuto di farselo piacere, il britpop non è mai esistito. I nostalgici del più dissacrante punk, infatti, lo hanno sempre irriso considerandolo un’assurda baracconata, una strategica invenzione dell’industria discografica made in UK – all’epoca alla disperata ricerca di visibilità – o, peggio ancora, una leggenda metropolitana tanto simile a quella millenaria del mostro che emerge dagli abissi del lago scozzese di Loch Ness. (Domenico Marcello, Treccani.it, 26 giugno 2017, Magazine Atlante) • [tit.] Le migliori canzoni brit pop [sommario] Dagli Oasis con ‘Wonderwall’ ai Blur con ‘Parklife’, i migliori dieci brani che definirono l'ultima grande epoca della / musica inglese. (Andy Greene, Rolling Stone.it, 18 marzo 2019, Classifiche).
Dall’ingl. brit pop, a sua volta dall’agg. brit(ish) e dal s. pop-(music) (‘musica pop britannica’).