brusco1
brusco1 agg. [der. di brusca1, o da brusco3 «pungitopo»] (pl. m. -chi). – 1. Di sapore che tende all’aspro, senza tuttavia essere sgradevole, detto spec. del vino (contr. di abboccato). 2. a. D’aspetto, modi e parole, ruvido, severo: viso b.; lo accolse in modo b.; tratta i dipendenti con maniere assai b.; coscïenza fusca O de la propria o de l’altrui vergogna Pur sentirà la tua parola b. (Dante); con le b., in modo aspro, sgarbato; anche riferito alla persona stessa, con valore di agg. o di avv.: se [Federigo] qualche volta si mostrò severo, anzi b., fu co’ pastori suoi subordinati che scoprisse rei d’avarizia o di negligenza (Manzoni); mi rispose brusco; «Vattene!» gli intimò brusco. b. Di tempo, rannuvolato, che tende al cattivo: la malinconia di questi giorni b. tra pioggia e sole (D’Annunzio); fig., tempi b., tempi difficili; tra lusco e brusco, del tempo quando la luce è incerta, come nel crepuscolo della mattina o della sera, e fig. della espressione del viso, fra mite e severa. c. Improvviso e rapido o violento: fece un movimento b.; una b. frenata. ◆ Dim. bruschétto, alquanto brusco, con riferimento ai modi, alle parole, o al sapore del vino. ◆ Avv. bruscaménte, con modi bruschi, ruvidi: rispondere, intimare bruscamente; o in modo secco, improvvisamente, di colpo: fermarsi, interrompersi bruscamente; si voltò bruscamente verso di me.