bufalo
bùfalo (ant. bùffalo; ant. e region. bùfolo) s. m. (f. -a) [lat. tardo bufălus, class. bubălus, dal gr. βούβαλος]. – 1. a. Nome attribuito a diverse specie di mammiferi ruminanti bovini del genere Bubalus, che hanno caratteristiche comuni: pelame scarso, coda di media lunghezza con ciuffo terminale, fronte convessa, arti corti e grossi, corna triangolari e rugose alla base, rotonde e lisce superiormente. Sono di solito suddivisi in due gruppi: il b. asiatico e quello africano. Allo stato domestico, importate anche in Italia, le varie specie sono utilizzate come animali da lavoro, da carne e da latte. b. B. americano, nome dato impropriam. al bisonte. c. B. pigmeo, altro nome dell’anoa. 2. a. Locuzioni: mangiare come un b., moltissimo; fatiche da bufali, pesantissime; scherz., soffiare come un b., di persona grassa che ansima fortemente. b. fig. Uomo grossolano, ottuso (cfr. bue): Se i maestri son bufali ignoranti, Che possono insegnare agli scolari? (S. Rosa). ◆ Dim. bufalino; tra dim. e accr. bufalòtto; accr. bufalóne; spreg. bufalàccio.