buffone1
buffóne1 s. m. (f. -a, non com.) [prob. der. di buffa1 «burla, scherzo»]. – 1. Nell’antichità, ma spec. nel Medioevo e nel Rinascimento, uomo (assai più raramente donna) per lo più fisicamente deforme o nano, che aveva il compito di rallegrare con i suoi lazzi i signori, di cui era spesso anche il consigliere: i b. di corte. 2. estens. a. Chi si comporta e parla in modo da far ridere alle sue spalle: era il b. della compagnia. b. Chi scherza volentieri intorno a cose serie, o dice o fa seriamente cose ridicole: non è il momento di fare il buffone. c. Chi manca alla parola quasi per scherzo, o procede con incostanza e leggerezza non degne di persona seria: non gli dar retta, è un b.; frequente come titolo d’ingiuria: sta’ zitto, b.!, e, al femm., sta’ zitta, buffona! ◆ Dim. buffoncèllo (f. -a); pegg. buffonàccio (f. -a).