bugiardo
agg. e s. m. (f. -a) [der. di bugiare2, col suff. settentr. -adro, poi -ardo]. – 1. Che dice bugie: un ragazzo b.; quanto sei bugiarda!; restare, rimanere b., essere scoperto per b., essere scoperto, sbugiardato; fare b. qualcuno, provargli che ha detto bugia (anche di fatti che smentiscono le previsioni); più b. d’un epitaffio, perché le lodi nelle epigrafi tombali sono esagerate. Frequente come sost., spec. riferito a chi ha il vizio di dire bugie: sei un gran bugiardo. Prov.: chi è b. è ladro, è capace di tutto; chi è b. in una cosa, è b. in tutte; il b. conosciuto (o chi per b. è conosciuto), da nessuno è mai creduto. 2. a. Falso, ingannevole: Nel tempo de li dèi falsi e b. (Dante); lodi, lacrime, scuse, affermazioni bugiarde. b. Che non risponde alle promesse: m’avevi assicurato di venire e ti sei rivelato b.; anche di previsioni smentite dalla realtà: speranze b.; oh degl’intenti umani Antiveder b.! (Manzoni). 3. Pera b., qualità pregiata di pere che si screpolano facilmente. ◆ Dim. bugiardétto, bugiardino, anche come s. m., con accezione partic. (v. la voce), bugiardèllo; accr. bugiardóne; pegg. bugiardàccio. ◆ Avv. bugiardaménte, non com., con menzogna, con inganno, falsamente.