burden sharing
loc. s.le m. inv. Ripartizione delle responsabilità, condivisione degli oneri. ◆ i sistemi finanziari di Paesi emergenti debbono essere robusti a sufficienza da poter assorbire una possibile situazione di crisi. A questo si aggiunga che si dovranno trovare modi per mobilitare i capitali privati e introdurre il cosiddetto principio del burden sharing. (Sole 24 Ore, 8 marzo 2000, p. 3, Europa) • Dopo tutto, la superpotenza esiste, un’egemonia è inevitabile dinanzi alle inesauribili conflittualità del nostro tempo sempreché non sia incline a pulsioni troppo rischiose. Washington risponde che non esiste nell’Ue un potere capace di sostenere il burden sharing, la spartizione degli oneri della sicurezza collettiva, mentre qualche governo europeo è troppo incline a sollevare obiezioni sulla strategia della superpotenza. (Alberto Ronchey, Corriere della sera, 24 aprile 2003, p. 1, Prima pagina) • Il testo, che sarà presentato questa mattina, dovrebbe trovare la quadratura del cerchio con un compromesso basato sul cosiddetto «burden sharing»: la suddivisione differenziata e ponderata del target europeo del 20% spalmando gli oneri in misura diversa nei singoli obiettivi nazionali, sul modello di quanto fatto con Kyoto. (Alberto D’Argenio, Repubblica, 9 marzo 2007, p. 16, Cronaca).
Espressione ingl. composta dal s. burden (‘onere’) e da sharing, derivato dal v. to share (‘condividere’).
Già attestato nella Repubblica del 4 marzo 1988, p. 8, Commenti (Alberto Cavallari).