burocrazia
burocrazìa s. f. [dal fr. bureaucratie (comp. di bureau «ufficio» e -cratie «-crazia»), termine coniato intorno al 1750 dall’economista fr. V. de Gournay]. – 1. a. Il complesso dei funzionarî che, articolati in varî gradi gerarchici, svolgono nello stato le funzioni della pubblica amministrazione: la b. statale; la riforma della b.; per estens., l’insieme dei funzionarî di un ente, di un organismo, anche non statale, e spec. l’apparato dei funzionarî di un partito che, pur non avendo in esso funzioni dirigenziali, ne condizionano in qualche modo la linea di condotta. b. In senso astratto, il potere assunto negli stati moderni (o, per analogia, anche in strutture politiche anteriori) dalla massa dei funzionarî, soprattutto come effetto del moltiplicarsi delle funzioni dello stato e degli enti pubblici; nell’uso della parola, è in genere implicita un’allusione negativa. 2. Osservanza esagerata dei regolamenti, spec. nella forma esteriore.