burrasca
s. f. [der. del lat. boreas «borea, tramontana»]. – 1. Vento forte che, nella scala internazionale di Beaufort, è caratterizzato da una velocità compresa tra 15,3 e 25,1 metri al secondo, e distinto, a seconda della velocità, in b. moderata, forte, fortissima. 2. Nell’uso com., tempesta di mare, con turbini di vento impetuoso: far b.; tempo di b.; mare in b.; prov., il buon pilota si conosce alle b., fig., il valore si rivela nelle difficoltà; per estens., tempesta in genere: oggi il tempo è a b.; una b. di neve (più com. bufera). B. magnetica, sinon. di tempesta magnetica. 3. fig. a. Avvenimento grave, disgrazia, disavventura: ne abbiam passate delle b. (in famiglia, negli affari); il pover’uomo era riuscito a passare i sessant’anni, senza gran burrasche (Manzoni); la b. della guerra. b. Situazione di scontri, di contrasti, con sviluppi spesso drammatici: c’è stata b. ieri alla Camera, per la discussione della legge; c’è aria di b., clima di tensione, anche con riferimento a persona singola, della quale si prevede prossimo uno scoppio d’ira, una sfuriata di collera, una sgridata violenta. c. Lotta intima, contrasto di passioni (più com. tempesta). ◆ Dim. burraschèlla, burraschétta, burraschina; accr. burrascóna, e burrascóne m. (tutti poco com.).