burro
s. m. [dal fr. ant. burre (mod. beurre), che è il lat. būty̆rum, gr. βούτυρον; cfr. butirro]. – 1. Sostanza alimentare costituita dalle materie grasse contenute nel latte di vacca, o anche di capra, pecora, renna, ecc., e ottenuta mediante la scrematura (o separazione dal latte delle minute goccioline di grasso che vi sono emulsionate) e la burrificazione, con la quale la crema viene trasformata in burro; è un alimento altamente energetico, composto per l’82-87% di grasso (mescolanza di gliceridi, lecitine e piccole quantità di colesterolo e vitamine A e D) e di acqua, proteine, sali minerali, sostanze aromatiche: b. di cremeria o da tavola, il burro ottenuto da creme pastorizzate e fermentate artificialmente; b. di centrifuga, quello ottenuto da creme di centrifuga, dolci o fermentate spontaneamente; b. di casone, ottenuto da creme di affioramento; b. di siero, ottenuto da creme di siero o simili; b. chiarificato, quello privato, attraverso una prima fusione, delle parti lattiginose ancora presenti per evitare che annerisca con la frittura. Nell’uso com.: b. fresco, rancido; un panetto di b.; pane e b. o pane col b., pane spalmato di burro; pane al b., quando nella fabbricazione è condito con burro; uova al b.; spaghetti al b. (più corretto ma meno com. col b.). Come simbolo di morbidezza: tenero, morbido come il b.; questa carne è un b.; anche di persona delicata, o mite, arrendevole: è un b., è fatto di b.; ha le mani di b., chi lascia cadere ogni cosa. 2. a. B. vegetale, grasso commestibile, preparato per idrogenazione di olî vegetali di palma, cocco, ecc.; in alcune confezioni è mescolato con margarina. b. B. di cacao: v. cacao. 3. Nome di varie sostanze di consistenza e aspetto simile al burro: a. B. minerale, varietà di cerargirite. b. B. essiccativo, miscela usata in pittura come essiccativo, costituita da acetato basico di piombo e olio di noci; umettata con acqua acquista la consistenza del burro. c. B. metallici, nome di alcuni cloruri caratterizzati dall’aspetto molle di consistenza burrosa: b. d’antimonio, tricloruro d’antimonio; b. d’arsenico, tricloruro d’arsenico; b. di stagno, cloruro stannico; b. di zinco, cloruro di zinco, ecc. d. B. nero, il letame di stalla come si presenta dopo la normale decomposizione in concimaia, e cioè pastoso, untuoso e di colore nero o bruno. 4. Albero del b., nome di varie piante dalle quali si ricavano sostanze grasse simili al burro.