by-pass
‹bài pàas› s. ingl. [comp. di by «presso», «a lato» e pass «passaggio»] (pl. by-passes ‹bài pàasi∫›), usato in ital. al masch. – 1. Nelle costruzioni idrauliche, conduttura secondaria nella quale si devia, mediante valvole, la corrente fluida quando si voglia momentaneamente impedire che questa percorra la conduttura principale nel tratto tra i due punti nei quali è inserito il by-pass stesso. Significato analogo ha il termine in elettrotecnica, dove equivale all’italiano «fuga»: così condensatore b.-p. è lo stesso che condensatore di fuga. 2. a. In chirurgia, intervento eseguito su organi cavi o tubulari (vasi sanguigni, intestino, ecc.) per stabilire derivazioni dei rispettivi contenuti; in partic., in chirurgia vascolare, derivazione di sangue arterioso o venoso da un punto a monte di un ostacolo a un punto a valle, effettuata mediante protesi autoplastiche (trapianti di arteria o, più spesso, di vena) o alloplastiche (tubi di dacron o di teflon). b. In chirurgia del cuore, la derivazione del sangue nella macchina per la circolazione extracorporea, durante interventi su cuore aperto. 3. Con sign. più generico (conforme all’uso ingl., ma d’introduzione più recente), tratto di strada o di altro percorso che costituisce una temporanea deviazione dal tronco principale per tutto il tratto in cui questo è ostruito o comunque escluso.