cacare (settentr. cagare) [lat. cacare] (io caco, tu cachi, ecc.), volg. - ■ v. intr. (aus. avere) [espellere le feci] ≈ andare di corpo, Ⓣ (fisiol.) defecare, Ⓣ (fisiol.) evacuare, (fam.) fare la cacca, (eufem.) liberarsi, (fam.) scaricarsi, [nel linguaggio infantile] (fam.) fare (la) popò. ● Espressioni: fig., volg., andare a cacare [andare via, spec. in usi imperativi] ≈ levarsi di torno, togliersi dai piedi, togliersi di mezzo; pop., cacarsi addosso (o sotto) → □. ■ v. tr. 1. [espellere per evacuazione] ≈ Ⓣ (fisiol.) defecare. ● Espressioni: fig., pop., cacare sangue [fare un grande sforzo per ottenere qualcosa] ≈ (volg.) farsi il culo (o il mazzo), faticare, patire, penare, soffrire. 2. (fig.) [spec. nell'espressione c. qualcuno, anche nella forma cacarsi, dare retta] ≈ (fam.) calcolare, considerare, interessarsi (a, di), tenere in considerazione. ↔ disinteressarsi (di), (volg.) fottersene (di), (pop.) fregarsene (di), ignorare, (pop.) infischiarsene (di). □ cacarsi addosso (o sotto) 1. [defecarsi addosso] ≈ (fam.) farsela addosso (o sotto). 2. (fig.) [avere paura] ≈ impaurirsi, mettersi paura, spaventarsi. ↑ angosciarsi, atterrirsi, paralizzarsi, raggelarsi, sbigottirsi, sgomentarsi, terrorizzarsi. ↓ allarmarsi, intimorirsi, preoccuparsi, turbarsi. ↔ rinfrancarsi, tranquillizzarsi.