cacicchismo
s. m. Nel linguaggio della politica e dei giornali, esercizio personalistico del potere in àmbito locale, con riferimento agli antichi capi tribù nelle Indie Occidentali, nell'America Centrale, nel Messico e nel Perù. ◆ «Al di là del dibattito sul «cacicchismo» [...] la verità è che in alcune realtà locali fa comodo che questo ci sia, per poter andare ognuno per i fatti propri. Voglio sapere se stiamo costruendo un partito in cui ognuno può fare quello che gli pare: secondo me c' è ancora bisogno di direzione politica» [Leonardo Domenici, sindaco di Firenze]. (Ernesto Ferrara, Repubblica.it, 8 febbraio 2009, Firenze) • Dunque ha vinto Vincenzo De Luca. Il "cacicchismo" raggiunge una nuova e inedita meta, con la probabile conquista un'istituzione ad alta caratura politica come una grande Regione. (Marco Plutino, Huffington Post.it, 2 marzo 2015, Blog).
Derivato dal s. m. cacicco, con l'aggiunta del suffisso -ismo.